26 dicembre 2009

Roma e le smart proiettate sui monumenti

Sono tornato da poco nella mia città, e nel breve tempo dedicato al girovagare nelle strade cittadine mi sono imbattuto in un'interessante attività di ambient marketing, comunicazione visiva, luci spettacolari, insomma, chiamatela come più vi aggrada, però volevo commentarla:



Il comune ha firmato l'iniziativa insieme a Smart ed Enel, e sicuramente concordo che l'impatto visivo può giocare a favore della spettacolarità di una piazza, di un ponte o di un arco.



Ma da un punto di vista di comunicazione è giusto che il Comune di Roma firmi l'iniziativa?
In finale, secondo me, no.
Il motivo è semplice, se un ente pubblico da l'autorizzazione a privati di utilizzare uno spazio pubblico con finalità pubblicitarie (non convenzionali, carine, quello che volete, ma pur sempre pubblicitarie) non vedo perchè deve brandizzarlo a sua volta col suo logo, non vedo perchè dovrebbe rendere noto ai cittadini: sì, autorizziamo questa cosa, vogliamo che anche altri lo facciano, ci piace far sì che i nostri spazi pubblici siano usati dalle aziende.

Secondo me ben venga come iniziativa, ben venga se il comune ci fa su qualche soldarello e poi lo reinveste in attività utili alla collettività, ma firmarlo con il logo dell'assessorato alla cultura e allo spettacolo, mi sembra un po' eccessivo.

Voi cosa ne pensate?

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