Non è una prospettiva nuova, anzi, in molti settori e facoltà, anche quelle cosiddette forti conosco molte persone che fanno fatica a uscire fuori dalla "culla" dell'università italiana, a trovare cioè una realizzazione nel mondo del lavoro sia dal punto di vista economico che da quello della gratificazione professionale.
Un po' come sostenuto in un recente episodio di Boris, il futuro di noi giovani, in una città come Roma sembrava riassumibile in questo modo:
Le cose, sempre secondo le mie esperienze, nel nord sono leggermente diverse:
- vuoi perché c'è un maggior numero di aziende
- vuoi perché le università sono più inserite nel tessuto industriale/terziario.
Fatto sta che "in giro" sento molte persone che la loro strada la stanno trovando, a fatica, con difficoltà, ma piano piano stanno trovando la loro strada.
E tutti quelli che invece non ce la fanno? Che consigli si può dare loro ?
A tal proposito vi propongo questo post scritto dai manager per i giovani, dove vengono raccolti consigli, suggerimenti per chi non ha "santi in paradiso" ma ha tanta voglia di mettersi in gioco.